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Il “Capo del PD” non cambia verso

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matteo renzi

Matteo Renzi

Si fa davvero fatica ad elencare tutti gli scandali in cui è coinvolto il Partito Democratico per mezzo degli uomini che lo rappresentano.

carrai

Marco Carrai

A partire dai sindaci e le relative giunte dem più o meno coinvolte in ruberie, corruzione, concussione, peculato, sfruttamento dell’immigrazione e voto di scambio, il PD ultimamente somiglia più ad una “cosca” che ad un partito. Gli avvisi di garanzia che giornalmente raggiungono i dem hanno avuto la loro escalation soprattutto dopo l’elezione a presidente di Matteo Renzi (Con brogli alle primarie dove le stesse persone riuscivano a votare ben 5 volte).

Matteo Renzi era proprio l’uomo che ci voleva per rendere quello che è oggi il Partito Democratico. Renzi è sempre stato un abituè ai favori fatti dagli amici sin da quando faceva il sindaco a Firenze. Per citare un esempio ricordiamo quello della casa fiorentina di cui si faceva pagare l’affitto dall’imprenditore Marco Carrai, quest’ultimo poi approdato nella società aeroporti e la moglie alla mostra Pollock di Firenze. Ultimamente Carrai è stato anche proposto a dirigere il reparto “spioni” informatici di stato.

salvatore buzzi

Poletti con Buzzi di mafia capitale

Lo scandalo Mafia Capitale – tanto per citarne qualcuno – ha visto commissariato il comune di Roma. Questa associazione a delinquere vedeva le cooperative rosse (legate a stretto laccio con il PD romano) sfruttare dei poveracci per riscuotere le quote statali a loro destinate. Nel mezzo c’era pure un sistema ben articolato per controllare i voti locali. Nel filone d’indagine relativo ai reati elettorali dentro ci sono tutti: da Massimo Carminati al commercialista Marco Iannilli, all’uomo delle coop Salvatore Buzzi.

cofferati

Sergio Cofferati

Le regionali della Liguria truccate ve le ricordate? Con Raffaella Paita? Bene, ecco cosa dichiarò l’allora sconfitto Sergio Cofferati: “Oltre a me, sono stati segnalati tanti cinesi ai seggi”, mi sono stati segnalati numerosissimi casi di violazione delle regole – ha proseguito il “Cinese” – L’inquinamento è molto pesante e non solo per i voti della destra ma con il voto organizzato di intere etnie, come quella cinese alla Spezia e quella marocchina a ponente”. Un Partito che qundo si tratta di poltrone non guarda in faccia neppure agli stessi esponenti PD.

cinese fotografa voto

Cinese fotografa voto

Oggi il “capo del PD” Matteo Renzi non rilascia dichiarazioni sullo scandalo dei cinesi che votano a Milano per Sala, si rifugia dietro un:”parlano quelli che decidono con 50 click..” Alludendo ai 5 Stelle.

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